Perché i gatti atterrano sempre sulle zampe?

di Fabiana Valentini 683 visite

I gatti atterrano sempre in piedi! chi di noi non ha sentito questo detto? Ma c'è del vero in questo?

Continua a leggere per scoprire se c'è del vero in questo luogo comune e come fanno i gatti ad atterrare sempre sulle zampe e a sopravvivere a cadute che ucciderebbero qualsiasi essere umano.

Alcuni pensano che sia dovuto all'incredibile equilibrio dei gatti, mentre altri pensano segretamente che si tratti di una specie di magia. È un fenomeno che ha sicuramente lasciato perplessi gli scienziati per secoli! Cerchiamo di venirne a capo con un po' di biologia e di fisica.

Perchè i gatti atterrano sempre in piedi?

I gatti sono creature incredibilmente agili, ma nonostante ciò è sempre sorprendente vederli atterrare in piedi dopo aver saltato da luoghi elevati. Anche da grandi altezze, i gatti riescono ad atterrare con grazia sulle loro zampe e a ammortizzare qualsiasi caduta!

Come è possibile?

I gatti hanno un vantaggio rispetto a noi esseri umani: posseggono un sistema di equilibrio intrinseco chiamato riflesso di raddrizzamento che permette loro di orientarsi nello spazio durante le cadute e di atterrare in piedi. Sfatiamo un po' il mito anche se i gatti sono spesso in grado di atterrare nel modo giusto, non è detto che riescano a farlo sempre. L'altezza della caduta può influenzare la loro capacità di atterrare in modo sicuro, maggiore è l'altezza più i nostri amati mici rischiano di farsi male, quindi evitiamo di buttarli dal terzo piano per verificare il mito!

Fin dall'inizio del XIX secolo molti scienziati, incuriositi e perplessi da questa loro capacità, hanno cercato di spiegare la capacità dei gatti di atterrare apparentemente sempre in piedi. Tra le prime teorie c'era quella in cui si sosteneva che se si lasciava cadere un gatto, questo riusciva a riacquistare l'equilibrio spingendo con le zampe contro la mano della persona!

Si è dovuto attendere fino al 1894, per capire che questo non era vero, questo grazie a Etienne-Jules Marey, uno scienziato francese, quisti, utilizzando una macchina fotografica cronofotografica, riuscì a filmare la caduta di un gatto a 60 fotogrammi al secondo, quindi fu in grado di guardare al rallentatore e vedere come i gatti atterrano sulle loro zampe.

Quindi: come fanno i gatti ad atterrare sempre in piedi?

Come abbiamo accennato prima il modo in cui i gatti riescono ad atterrare in piedi è chiamato riflesso di raddrizzamento.

Questo gli permette di girarsi, durante la caduta, nel verso giusto per atterrare in piedi in modo sicuro. L'apparato vestibolare all'interno dell'orecchio del gatto, è estremamente sviluppato e preciso, ed è utilizzato per l'equilibrio e l'orientamento e consente ai gatti di capire rapidamente da che parte è l'alto e di ruotare la testa in modo che il corpo possa seguirlo.

Un altro vantaggio è la struttura scheletrica unica del gatto: a differenza di noi umani non hanno la clavicola e la loro spina dorsale è estremamente flessibile essendo dotata di 30 vertebre. Durante la caduta la schiena si inarca, le zampe scendono sotto il corpo e avvicinano le zampe anteriori al viso per proteggerlo. Un altro vantaggio è il loro basso rapporto corpo-peso che li aiuta ad atterrare in piedi, poiché riesce a rallentare la loro velocità durante la caduta.

Questo riflesso di raddrizzamento è ciosì importante che i gattini lo sviluppano già nelle prime fasi di vita, pensa che già a 3 settimane di vita i micini lo posseggono e a a 7 settimane è completamente sviluppato.

Come influisce l'altezza della caduta sull'atterraggio?

Anche l'altezza della caduta ha un ruolo determinante sul fatto che i gatti possano atterrano in piedi. Secondo uno studio condotto nel 1987 sulle cadute di gatti da edifici a più piani è emerso che anche se la maggior parte dei gatti è atterrata sul cemento, il 90% di loro è sopravvissuto alla caduta e solo il il 37% ha richiesto cure d'emergenza.

Sorprendentemente i gatti che sono caduti da un'altezza compresa tra i 7 e i 32 piani hanno riportato meno lesioni, mentre quelli che sono caduti tra i 2 e i 6 piani hanno riportato più lesioni. Pensa che un gatto caduto da ben 32 piani e atterrato sul cemento è stato dimesso dopo 48 ore con solo un dente scheggiato e una lieve perforazione polmonare.

Quindi si può ipotizzare che più alta è la caduta, più tempo hanno i gatti per riuscire a raddrizzarsi e prepararsi all'impatto. Si ritiene inoltre che raggiungano una velocità massima di circa 95 chilometri orari, molto più lenta di quella degli esseri umani, che è di circa 190 chilometri orari. Una volta raggiunto quest a velocità, iniziano ad allungare le zampe, proprio come fa uno scoiattolo volante, espandendo così le dimensioni del corpo e creando resistenza all'aria. È come se i gatti si trasformassero in piccoli paracadute, aumentando la resistenza aerodinamica!

Le zampe del micio sono prodigiose!

L'evoluzione ha preparato il fisico del gatto a tutto questo: i gatti, infatti, trascorrono molto tempo sugli alberi e si arrampicano sugli oggetti. È quindi probabile che prima o poi cadano, per cui si sono adattati a subire danni minimi in caso di caduta.

Le zampe sono molto muscolose (se pensiamo alle loro dimensioni) e servono a ridurre l'impatto e a fungere da ammortizzatori quando atterrano. Le loro zampe angolate non sono costruite solo per saltare e raggiungere grandi altezze, ma fungono anche da ammortizzatori e riducono l'impatto in modo che la forza non colpisca direttamente.

Altri fattori fisici che consentono al gatto di atterrare sulle zampe

La flessibilità

Grazie alla loro particolare struttura scheletrica, i gatti sono incredibilmente flessibili. Non hanno la clavicola e la loro spina dorsale è molto più flessibile di quella umana e in generale degli altri mammiferi. Per questo motivo sono in grado di girare e capovolgere il corpo in aria.

L'istinto

La capacità dei gatti di atterrare in piedi dopo una caduta è un comportamento istintivo! Ciò significa che ai gatti non viene insegnato come girare il corpo a mezz'aria e non apprendono come fare attraverso tentativi, ma è una risposta automatica alla caduta.

Altri fattori

Fattori come il peso e l'età del gatto o la altezza della caduta possono influire sul fatto che il gatto riesca o meno ad atterrare in piedi.

Cronologia aggiornamenti

  • 25 Maggio 2023 pubblicato l'articolo per rispondere alla domanda: è vero che i gatti atterrano sempre in piedi?

Fonti e link utili

Domande frequenti

Quanto possono saltare in alto i gatti?

I gatti sono animali incredibilmente agili, in grado di saltare altezze fino a cinque o sei volte la lunghezza del loro corpo. Questo significa che un gatto di dimensioni medie può saltare fino a due metri in alto da una posizione ferma. La loro struttura muscolare potente e leggera li rende perfettamente adatti per questi balzi incredibili.

I gatti sono in grado di vedere al buio?

I gatti non possono vedere nell'oscurità totale, ma hanno una visione notturna molto superiore a quella degli esseri umani. Gli occhi dei gatti contengono un elevato numero di cellule sensibili alla luce, i bastoncelli, che li aiutano a vedere in condizioni di luce molto scarsa. Inoltre, i gatti hanno una struttura chiamata "tapetum lucidum" dietro la retina che riflette la luce, migliorando ulteriormente la loro capacità di vedere al buio. Queste adattamenti li rendono abili cacciatori anche in condizioni di scarsa luminosità.

I gatti possono correre più velocemente degli umani?

Sì, i gatti domestici possono correre a velocità notevoli. La velocità massima di un gatto è stimata tra i 48 e i 50 km/h. Questo è molto più veloce della velocità massima di un essere umano, che è di circa 45 km/h per un atleta d'elite. La struttura del corpo del gatto, con la sua potente muscolatura e la colonna vertebrale flessibile, permette a questi animali di raggiungere queste velocità impressionanti.

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini è un'attrice che ha sempre avuto un debole per i gatti. Oltre alla sua carriera nel mondo del teatro, Fabiana è anche una volontaria attiva che gestisce un gattile e dedica gran parte del suo tempo libero a prendersi cura dei felini bisognosi.

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