Tutto sul Bologense

di Fabiana Valentini 9858 visite

Le origini del Bolognese sembrano risalire a epoche lontane. Si parla, infatti, di esemplari simili agli attuali - cani piccoli e dal lungo, candido pelo - già in uno scritto di Aristotele.

Nel XI secolo il Bolognese era ritenuto un cane di grande pregio e viveva solo in ambienti patrizi. Era un ambito dono e un graditissimo omaggio per nobili e re, cortigiane e dame dell’aristocrazia. Lo ritroviamo come ospite fisso alla corte dei Gonzaga e dei Medici.

E sembra che proprio un Bolognese sia stato il regalo di Giuliano de’Medici alla bellissima Simonetta Cattaneo, la sua sfortunata e bellissima amante. La popolarità di questa razza declinò, purtroppo, con il declino stesso della nobiltà che lo aveva amato e apprezzato in modo tale il piccolo candido cane rischiò realmente l’estinzione. Ne ritroviamo alcuni esemplari solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Alcuni soggetti, incrociati con Barboncini o Maltesi, popolarono in quegli anni le case di molti estimatori. Si deve all’impegno di pochi appassionati allevatori ce la razza è ritornata a essere quella che è oggi: costituzione robusta, carattere allegro senza essere troppo esuberante, longevità e resistenza alle malattie, intraprendenza, docilità e affettuosità. Oggi il Bolognese ha raggiunto un traguardo: è senz’altro una delle razze più apprezzate all’estero e porta alto il nome dell’allevamento italiano nelle nazioni straniere.

Il Bolognese è veramente la razza da compagnia italiana per eccellenza, anche se in effetti questo piccolo cane è diffuso un po’ in tutto il mondo. E il tutto è avvenuto anche dopo il necessario fermo operato dalle due guerre mondiali proprio grazie all’opera di pochi, ma attenti appassionati della razza.

Le caratteristiche principali che delineano la razza sono essenzialmente quattro:

  • l’espressione
  • il pelo sollevato a boccoli
  • la costruzione compatta e quadrata
  • il carattere gioioso e sicuro

Guardando un cane bianco con pelo semilunio, Bolognese sarà soltanto quello che a coppo d’occhio dimostrerà la tipica espressione conferita dal pelo sollevato sulla testa e dalle orecchie scostate dal cranio, rigide alla base, in modo da dare al cagnolino l’impressione che la testa sia più larga di quanto realmente è. C’è poi l’esemplare piccolo, compatto, con coda rivolta sul dorso, sguardo attento e intelligente, muretto corto e quadrato. Alla razza manca ancora uniformità nel tipo, gli scambi di soggetti tra allevatori non sono frequenti quanto dovrebbero, e una spasmodica ricerca del cane da esposizione esaspera la consanguineità a danno dei soggetti.

In sostanza il tutto potrebbe riassumersi con lo slogan meno cinofilia e zootecnia .

I soggetti prodotti in allevamento e ceduti alla clientela dovrebbero essere sempre seguiti nella crescita e i proprietari informati sull’opportunità o meno di riprodurre il proprio cane. Non di rado vengono richiesti accoppiamenti di Bolognesi le cui caratteristiche morfologiche non sono sufficienti al miglioramento - e neanche al mantenimento del tipo - di questa grande razza italiana.

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Il cane Bolognese oggi

Il Bolognese, oggigiorno, ha bisogno di incentivi e di rigore di giudizio. Le persone che desiderano acquistare uno di questi piccoli cani dall’antica tradizione e nobiltà, devono sempre pretendere garanzie e qualità, senza mai accettare di corrispondere denaro per caratteristiche future che di solito non arrivano. Il cucciolo, infatti, è il presente, nel bene e nel male, e quando manca qualcosa al presente il futuro non riserva miracoli.

Questa razza italianissima, è conosciuta all’estero dove esistono club di amatori ed è tutelata nel nostro paese da un Club di razza che, purtroppo, fatica a mantenere vivo se stesso...Nessuna iniziativa di tipo zootecnico è mai stata presa in considerazione, e gli allevatori sono spesso lasciati soli nelle loro fatiche e nella loro passione.

Lo standard di razza è invece molto preciso nel descrivere come questo piccolo grande cane deve essere costruito. I grandi pittori del Rinascimento, dipingendo il Bolognese e usandolo a soggetto nei loro capolavori, hanno sempre dato l’immagine di un piccolo cane solido e compatto, quasi a dimostrare che il Bolognese vero è quello il cui peso non supera, per le femmine i 3,5/4 chilogrammi e, per i maschi, i 5 chili, e la cui costruzione è comunque ascrivibile nel quadrato, con rapporto cranio-muso 3 a 2.

Ma il cagnolino ha, comunque, anche carattere e chi acquista un Bolognese chiede soprattutto questo. E allora è meglio ricordare che il nostro cagnetto è vispo, intelligente, allegro, mai timido (la coda è sempre portata in su e appoggiata al dorso!), ubbidiente, incapace di mordere o ringhiare ai membri della famiglia che lo ospita, un po’ geloso - e anche un po’ permaloso -, ma sempre delizioso.

Il Bolognese è sempre dignitoso e mai fobico nella ricerca di attenzioni da parte del padrone. E’ anche un ottimo avvisatore e quando vive con i cani da guardia ne stimola la prontezza. Va d’accordo, inoltre, senza problemi con quasi tutti gli altri animali - gatti e conigli compresi - è forte e robusto come costituzione e non presenta debolezze genetiche tipiche di altre razze, se eccettuati i pochi casi di sub-lussazione della rotula che è una patologia comune a molte razze di piccola taglia.

Consigli nell'allevamento del Bologense

Il mantenimento del Bolognese comporta poco, ma costante, impegno: tre minuti al giorno gli dovranno essere dedicati a pettinarlo e ad asportare il pelo morto (che comunque il Bolognese non perde per casa..),e per pulirgli gli occhi. Il pelo risente del cambio di mezza stagione (primavera e autunno) e in questi periodi è necessario dedicare al piccolo cane una manciata di attenzioni in più, pettinandolo più a fondo per liberarlo dal quantitativo maggiore di pelo possibile e per dargli la possibilità di mettere quello nuovo.

E’ importante, comunque, mai bagnare il cane prima di iniziare e portare a termine la toelette quotidiana o periodica.

Concludendo, è importante raccomandare a quanti desiderano avvicinarsi alla razza di non dirigere mai la propria scelta verso negozianti di dubbia serietà ed esemplari con pedigree che arriva dall’estero. E il tutto vale anche per gli allevamenti nei quali pulizia, trattamento, e alimentazione siano in contrasto con l’affetto e la passione che il Bolognese esige e pretende...per il suo essere un Bolognese.

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini è un'attrice che ha sempre avuto un debole per i gatti. Oltre alla sua carriera nel mondo del teatro, Fabiana è anche una volontaria attiva che gestisce un gattile e dedica gran parte del suo tempo libero a prendersi cura dei felini bisognosi.

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